| Queste poche righe possono dare un’idea di cosa sia vivere un’esperienza come volontario europeo. Ma cosa significa diventare Giovane Europeo? Chi partecipa al nostro progetto contribuisce a promuovere, come si deduce dal
suo stesso nome, una cultura e una formazione europea fra i giovani che risiedono nei vari paesi membri dell’Unione Europea. Il suo scopo è proprio quello di incoraggiare tutte quelle iniziative che possono facilitare l’integrazione europea, anche se non mancheranno le difficoltà come, giustamente, scrive Maija Aho: “Vivere tutti insieme con altri volontari è un lavoro duro. Le prime settimane vivrete probabilmente in pace e amore. Ognuno sarà educato e carino con l’altro; è
eccitante conoscere nuove persone, ma quando si è costretti a vivere con qualcuno che non hai scelto, con qualcuno che probabilmente è totalmente differente da te, che ha un background, esperienze ed abitudini differenti è un piacere che in alcuni casi può dare luogo a qualche problema. Per esempio ci sono quelle piccole cose che ti infastidiscono come quando qualcuno non pulisce il bagno dopo aver fatto una doccia o lascia i barattoli di tonno aperti nel frigo. Ci sono pure atteggiamenti
o comportamenti che disturbano gli altri: dimentichi sempre un porta aperta o i calzini in cucina, tutte cose normali che fai senza nemmeno accorgertene, ma che a qualcuno potrebbero dare fastidio. Ci sono giorni in cui non sopporti nessuno, allora vorresti startene da solo e giorni in cui ami tutti a tal punto che potresti anche piangere. Sebbene non mancheranno brutti momenti sarà pur sempre un’esperienza unica...”Al fine di rendere i volontari indipendenti e al tempo stesso maturi e responsabili delle loro azioni si è scelto di farli vivere tutti sotto uno stesso tetto all’interno di un appartamento situato in pieno centro storico. Una casa comoda e funzionale dove, però, dovranno imparare a gestire i propri spazi nel rispetto di quelli altrui.Proprio questo sentimento, quest’idea di sentirsi parte di un tutto si è rivelato essere uno dei traguardi dell’associazione: un obiettivo, tra l’altro, più difficilmente raggiungibile in una piccola cittadina di provincia quale è Spoleto dove si svolge, per l’appunto, il progetto. L’opera
di informazione culturale era ed è tuttora svolta attraverso l’edizione della rivista Giovani Europei Magazine, alla quale si è aggiunta recentemente la pubblicazione della nuova rivista Mosaico. Si può sostenere, senza ipocrisia, che il progetto Magazine offra realmente ai giovani un nuovo tipo di esperienza di apprendimento interculturale, incoraggiandone
l’inserimento sociale e professionale. | | Difatti il progetto prevede che i giovani imparino ad assumersi le proprie responsabilità e a partecipare ad un gruppo. Che sviluppino le proprie competenze e acquisiscano maggior fiducia in se stessi. Che
possa, infine, diventare un complemento all’istruzione e alla formazione personale di ognuno affinché possa assumere un ruolo attivo nel determinare il proprio futuro inserimento nel mondo del lavoro. Certamente nessuno di questi fini sarebbe raggiungibile senza una buona dose di motivazione ed entusiasmo.Tutto ciò spiega perché il progetto ha subìto così tante modifiche e cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Per queste motivazioni si è deciso di ampliare il progetto. Infatti i
volontari fanno esperienze formative e lavorative presso altre associazioni locali, che agiscono in diversi settori, prevalentemente nel sociale, dove possono offrire un loro concreto contributo a beneficio di tutti ed in particolare prestare un aiuto alla comunità locale.Così come le sempre continue esigenze dei lettori delle riviste e dei suoi collaboratori
hanno fatto sì che si trovassero soluzioni nuove. Oggi, Giovani Europei Magazine è in buona parte frutto del lavoro dei volontari, chiamati ad affiancare giornalisti professionisti nella redazione e pubblicazione della rivista. Questo perché il perfezionamento dell’apprendimento linguistico in un progetto culturale, come vuole essere il nostro, è fondamentale. Certi delle difficoltà che i volontari incontrano nello scrivere in due lingue (italiano ed inglese), per loro comunque
straniere, rende la sfida più edificante.Il loro ruolo, meno incisivo in Giovani Europei Magazine, è determinante nella rivista Mosaico, alla sua prima uscita. Il loro approccio in questo caso è decisamente diverso, più attivo e partecipe. Potranno mettere in comune le loro esperienze precedenti, anche se a volte non tutti hanno competenze specifiche in
materia, ma il loro entusiasmo e la loro creatività garantiranno sicuramente il raggiungimento dell’obiettivo prefissato: la pubblicazione di un magazine che parli di attualità, di temi nuovi, forse anche un pó scottanti e con una ‘double face’; ma l’impegno, il tempo e l’energia spesi a tal fine garantiranno la riuscita dell’impresa oltre che il successo di sentirsi veri cittadini europei. | |